In quanto a gusti puramente personali, il viaggio in Giappone l’ho sempre considerato “Il Viaggio”.
Per tutta una serie di questioni che faccio fatica anche soltanto a elencare, è quel viaggio che inizia da molto lontano: guardando foto, leggendo libri, poi dei film, documentari.

Ogni viaggiatore che si rispetti ha un posto speciale in cui almeno una volta al giorno sogna di mettere i piedi.


Insomma, tutta la classica trafila in grado un passo per volta di portarti sempre più vicino alla meta, ovvero al cuore del viaggio, l’immersione in un’altra cultura.


Si inizia lentamente, guardando qualcosa qui e li, interessandosi, poi d’un tratto ti accorgi che sono passati anni (tanti) e ti sei letteralmente innamorato.

In questa pagina la prima parte del mio viaggio in Giappone, un diario per immagini per come l’ho inteso io, ovvero Cammina, Cammina, Cammina, Cammina, poi Cammina ancora.

Mi si sono consumate le scarpe, ho dormito poco, ho parlato e ho sentito parlare senza capirci quasi mai niente ma col sorriso di entrambi.
Infine sono tornato, con la testa piena di ricordi.
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